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Pignoramento immobiliare: come funziona l’espropriazione forzata

Il pignoramento immobiliare quale atto di espropriazione forzata

La giustizia italiana è lenta ma quando ci si muove consapevoli dei propri diritti e doveri funziona, ed in questo case le banche sono molto organizzate; in caso tu abbia contratto un debito ipotecario come il mutuo e non riuscirai a ripagarlo sicuramente andrai incontro ad un pignoramento immobiliare quale atto di espropriazione forzata per saldare ciò che devi al tuo creditore.

Al contrario chi non è stato saldato, può richiedere un pignoramento immobiliare per andare ad ottenere ciò che regolarmente gli spetta.

Oggi vogliamo raccontarti come funziona questo atto, e come le banche procedono  per richiederlo.

Cosa si intende per pignoramento immobiliare

Come abbiamo già detto nel titolo stesso, il pignoramento immobiliare è un atto di espropriazione forzata che viene applicato in seguito ad una sentenza in cui vengono applicati gli articoli 555 ed i seguenti del Codice di Procedura Civile. Questa parte del Codice Civile è stata redatta per garantire il pagamento dei debiti ai propri creditori.

Il pignoramento immobiliare lo possiamo definire quindi l’atto formale con cui viene avviata una espropriazione forzata per coprire un debito lasciato dal debitore stesso.

Come funziona la procedura?

Per ottenere un pignoramento ci vuole tempo e chiaramente è prima necessario provare altre strade; l’atto parte quando non si riesce a trovare un accordo e anche in caso il debitore sia contrario ovviamente, poiché il creditore ha tutti i diritti di riavere il denaro che gli spetta.

Ci sono dei presupposti? La risposta è sì. Come ogni atto forzato che prevede la legge è importante che siano rispettati alcuni step per procedere e avviare quindi l’espropriazione immobiliare. Per procedere è importante per prima cosa aver tentato altre strade, poi richiedere un decreto ingiuntivo al tribunale e solo successivamente il creditore dovrà notificare il debitore con l’atto.

In caso il debitore continui ad ignorare le richieste del debitore, il creditore dovrà quindi richiedere un atto di precetto e notificarlo. Solitamente in questo caso c’è un vero e proprio ultimatum: il pagamento di una somma entro una data stabilita, solitamente non inferiore ai 10 giorni. In caso di mancato adempimento il pignoramento immobiliare scatterà entro 90 giorni. In caso il debitore provveda al saldo in questo lasso di tempo ovviamente l’iter si arresta, in caso contrario il creditore riceverà quanto gli spetta.

Il vincolo della custodia dell’immobile pignorato

Qualora l’immobile fosse pignorato, il debitore è obbligato ad averne cura. È quindi responsabile della custodia, così da non fargli perdere il valore prima che passi nelle mani della persona con cui ha contratto il debito. Solitamente il debitore può continuare ad abitare all’interno dell’immobile fino alla procedura esecutiva.

Come funziona se l’immobile è indisponibile o donato?

Dal 27 giugno 2015 una legge si è espressa in modo chiaro per togliere anche questo ragionevole dubbio. In caso l’immobile risulti indisponibile tramite un vincolo oppure sia stato donato può essere comunque pignorato dal creditore che potrà ottenere il proprio saldo.

L’unico vincolo perché ciò accada però è che l’atto di dono o di indisponibilità sia successivo e pregiudizievole, cioè sia stato realizzato consapevolmente dal debitore per tentare di aggirare l’ostacolo.

Quanto vale un immobile pignorato?

A stabilire il valore dell’immobile pignorato ci pensa un giudice che tiene conto del valore immobiliare e si avvale della voce di un esperto; il professionista calcolerà il valore tenendo conto della zona, della superficie e di altri fattori, pronunciandosi con una cifra stimata coerente.

Si può richiedere la vendita?

La risposta è sì ma è importante farsi seguire da un legale e da personale qualificato poiché il creditore ha un tempo limite per poter procedere in questo senso.

Il creditore o i creditori intervenuti dovranno presentare una istanza tra i 10 giorni e i 45 giorni. Una volta depositato l’atto sono forniti 60 giorni di tempo per consegnare al Tribunale i documenti catastali. Se salterai uno di questi passi potresti non avere più diritto a riscuotere il tuo credito come desideri, quindi affidati solo a personale altamente qualificato per farti seguire in questa pratica.

La vendita può avvenire poi in due modalità: quella con incanto, in cui ogni soggetto può fare la propria offerta a busta chiusa dopo aver depositato una cauzione o quella senza incanto dove l’asta si svolge tra soggetti interessati che possono partecipare dopo aver versato una cauzione. 

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