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NPL: importanti indicazioni dalla BCE

Uno studio sulla crif delle famiglie italiane dichiara che: IL 42,2 % DEGLI ITALIANI HA UN PRESTITO/MUTUO IN CORSO che probabilmente non saranno in grado di ripagare e potrebbero trasformarsi da subito in crediti incagliati ( UTP ) e successivamente in sofferenze, i tanto famosi NPL.

Di fatto la differenza tra  UTP e NPL è sostanziale: mentre nei primi sono identificabili come posizioni in cui il rischio di insolvenza è solo potenziale e la posizione si riferisce a un debitore ancora attivo., nel secondo caso l’insolvenza del debitore ha già determinato la cessazione del rapporto e l’avviamento delle procedure esecutive di recupero.

Proprio per questo suona forte e imponente il monito fatto dalla BCE:

“Le Banche monitorino e classificano adeguatamente i singoli debitori al fine di identificare situazioni di stress in una fase iniziale e fornire soluzioni adeguate a questi debitori in modo tempestivo”.

TRADOTTO:

“Per evitare di sprofondare ancora una volta sotto l’onda degli NPL, occorre operare già sugli UTP, di accordo con il Debitore”

Lo stesso principio deve valere anche per le sofferenze ipotecarie: OPERARE SUGLI STRALCI ED EVITARE CHE SI ARRIVI ALLE PROCEDURE ESECUTIVE!

Questa sembra la strada tracciata anche dalla Bce per prevenire il nuovo problema dello scoppio di una nuova “bolla” dei crediti ipotecari e non ,dovuti soprattutto dalla crisi post covid e post pandemia.

In quest’ottica diventa sempre più importante coinvolgere i debitori esecutati nel non ignorare un problema che potrebbe travolgere in maniera definitiva la loro vita, ma bensì affrontarlo con società e professionisti serie e competenti che al loro interno hanno tutti gli strumenti necessari per affrontare e risolvere questi problemi, riqualificando la vita di chi li subisce e aiutandolo a comunicare una nuova vita senza debiti.

Se anche tu rientri in quel 42% di italiani in difficoltà non aspettare ancora per risolvere il tuo problema e contattaci.

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